Posted by Laura Ercoli on 7 luglio 2020

Tribunale unificato brevetti, la Germania ritenta la ratifica

Il secondo tentativo della Germania di ottenere un’approvazione rapida in parlamento per la legge di ratifica dell’Accordo sul tribunale unico dei brevetti sembra indicare che il governo tedesco stia ignorando questioni cruciali originate dall’uscita dall’Unione Europea del Regno Unito e dal disimpegno del governo britannico rispetto alla partecipazione al tribunale.Germany ratification UPCA

Nel giugno 2020 il governo tedesco ha proposto un nuovo disegno di legge di ratifica dell’Accordo sul Tribunale unificato dei brevetti (nel seguito Accordo TUB). Il disegno di legge è stato presentato per consultazioni, terminate il 3 luglio 2020, ad una serie di parti interessate non meglio specificate.

Una precedente legge di ratifica era stata annullata dalla Corte Costituzionale Federale tedesca con sentenza del 13 febbraio 2020 (pubblicata il 13 marzo 2020, leggi notizia). La corte aveva dichiarato nullo l’atto di ratifica stabilendo che la legge modificava la costituzione tedesca, e pertanto la sua approvazione richiedeva una maggioranza dei due terzi dei parlamentari, mentre i voti favorevoli erano stati appena 35.

Il nuovo disegno di legge di ratifica sembrerebbe essere identico a quello oggetto di ricorso, e la strategia del governo sarebbe semplicemente quella di raggiungere la maggioranza di due terzi dei parlamentari richiesta. In tal modo tuttavia vengono ignorati sia l’alto rischio di ulteriori ricorsi che il nodo, ancora irrisolto, delle conseguenze della Brexit sull’Accordo TUB.

Il Regno Unito pronto ad abbandonare tribunale unificato dei brevetti e brevetto unitario

Il 24 marzo 2020 il Ministro della scienza, ricerca ed innovazione britannico ha formalmente confermato, con una lettera inviata alla Camera dei Lord che il Regno Unito non intende più partecipare né al brevetto unitario né al tribunale unificato dei brevetti.

La motivazione data nella lettera è che tale partecipazione sarebbe incompatibile con l’approccio del governo britannico ai negoziati con l’Unione Europea, che esclude qualsiasi allineamento delle leggi nazionali con le norme UE e qualsiasi giurisdizione della Corte di giustizia dell’Unione Europea nel Regno Unito. Tuttavia la Commissione Europea non ha ancora ricevuto comunicazioni ufficiali al riguardo dal governo britannico.

La Germania può ancora ratificare l’Accordo?

Secondo la giurisprudenza dell’Unione Europea, gli stati membri UE non possono concludere accordi con paesi terzi (ossia non membri UE) se tale accordo ha effetti sulle regole dell’unione o ne altera la portata. Dunque può la Germania, stato membro dell’Unione Europea, legalmente ratificare l’Accordo TUB nella sua forma attuale, che formalmente prevede ancora la partecipazione del Regno Unito? Patrick Breyer, membro tedesco del parlamento dell’Unione Europea, intende scoprirlo.

Il 5 maggio 2020 Breyer ha formalmente chiesto alla Commissione Europea di confermare che la Germania non ha più il diritto di ratificare l’Accordo TUB, di consigliare al governo tedesco di non ratificare l’accordo nella sua forma attuale e di dichiarare se avvierebbe una procedura di infrazione contro la Germania nel caso in cui questa ratificasse l’accordo nella sua forma attuale. L’8 giugno 2020 Breyer ha sottoposto due ulteriori domande sullo stesso tema al Consiglio dell’Unione Europea.

Il termine massimo per la risposta della Commissione Europea è già scaduto, e Breyer ha recentemente dichiarato alla stampa che intende agire giudizialmente nel caso non dovesse ricevere risposta, o se la risposta non fosse soddisfacente.

Inoltre l’associazione Foundation for a Free Information Infrastructure (FFII) ha pubblicato il 15 giugno 2020 un comunicato in cui minaccia, se la nuova legge di ratifica tedesca fosse approvata, di promuovere un secondo ricorso costituzionale.

Sembra dunque probabile che l’approvazione della legge di ratifica dell’Accordo TUB non potrà procedere con la rapidità auspicata dal governo tedesco.

 

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