Posted by Società Italiana Brevetti on 11 marzo 2015

Cosmetici contraffatti: i danni economici nei paesi UE in uno studio UAMI

LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE

Uno studio dell’UAMI misura i danni economici, fiscali e occupazionali causati nell’Unione Europea dalla contraffazione dei cosmetici e dei prodotti per l’igiene personale.

Ogni anno la contraffazione di articoli di profumeria, per il trucco e l’igiene personale causano una perdita annua di fatturato di circa 4,7 miliardi di euro, pari al 7,8% del totale delle vendite in questi settori.

Le cifre sono presentate nel rapporto sul costo economico della violazione dei diritti di proprietà intellettuale nel settore dei prodotti cosmetici e di igiene personale, pubblicato ieri dall’Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato Interno (UAMI).

Lo studio riguarda da vicino l’Italia, che nell’UE in questo settore è al terzo posto fra i paesi produttori e fra i primi paesi consumatori.

I prodotti presi in considerazione nello studio comprendono i profumi e le acque da toeletta, i prodotti di bellezza e per il trucco, le preparazioni antisolari e abbronzanti, gli shampoo, lacche e altre preparazioni per il trattamento dei capelli, i dentifrici, le preparazioni da barba, i deodoranti, i prodotti depilatori e i saponi cosmetici.

L’approccio dello studio è quello di valutare i due principali effetti economici della contraffazione: i costi per il settore e i quelli per le società e i governi.

I costi per il settore sono costituiti essenzialmente dal calo delle vendite di prodotti originali dovuto alla vendita di falsi e dalla perdita di posti di lavoro. Considerando anche l’effetto a catena sui fornitori, il mancato fatturato delle imprese dell’Unione Europea operanti nella legalità ammonta a 9,5 miliardi di euro e nella perdita, considerando anche l’indotto, di circa 80 mila posti di lavoro.

Il costo della contraffazione per la società e i governi deriva dal fatto che per la maggior parte chi produce cosmetici contraffatti evade tasse, contributi, imposte indirette quali accise ed IVA, causando minori entrate per circa 1,7 miliardi di euro nei paesi UE.

L’UAMI ha annunciato che nei prossimi 18 mesi pubblicherà studi analoghi riguardanti l’impatto della contraffazione in altri 12 settori.

Grafico

Related posts