Posted by Laura Ercoli on 11 marzo 2022

Russia: nessun compenso per lo sfruttamento di brevetti, modelli di utilità e design di imprese UE?

Un decreto russo permetterebbe, a partire dal 6 marzo 2022, lo sfruttamento di diritti di brevetto, modello di utilità e design delle imprese dell’Unione Europea senza che al titolare sia dovuto alcun compenso.

Come riportato da diverse testate giornalistiche e altre fonti internazionali, il governo russo ha pubblicato un decreto che, con decorrenza dal 6 marzo 2022, permetterebbe alle autorità russe lo sfruttamento di alcuni diritti di proprietà industriale validi in Russia senza che sia dovuto alcun compenso al titolare (qui la notizia del Washington Post).

Il decreto si applicherebbe ai brevetti, modelli di utilità e disegni o modelli (design) detenuti da soggetti che hanno nazionalità, o sede principale, o che realizzano la maggioranza dei propri profitti negli stati che hanno compiuto atti ostili nei confronti della Russia.

Di tali stati esiste un elenco approvato dalle autorità russe che comprende, fra gli altri, tutti gli stati dell’Unione Europea e dunque anche l’Italia.

Sembra che il decreto sia intervenuto sull’articolo del codice civile russo in materia di licenza obbligatoria dei diritti di brevetto/modello di utilità/disegno o modello, che legittima lo sfruttamento di tali diritti senza l’autorizzazione del titolare da parte del governo russo per esigenze di sicurezza nazionale, e garantisce un equo compenso al titolare del diritto stesso in linea con il trattato internazionale TRIPs in materia di proprietà industriale (Accordo TRIPs dell’Organizzazione Mondiale del Commercio).

Il nuovo decreto avrebbe azzerato il compenso dovuto al titolare del brevetto/modello di utilità/disegno o modello, dunque disallineando la normativa russa rispetto a quanto previsto dal trattato internazionale TRIPs.

Si attende una conferma ufficiale che faccia chiarezza sulla effettiva portata del decreto e sulle dichiarazioni rese alla stampa dal ministro russo dello sviluppo economico, secondo le quali le disposizioni già promulgate per brevetti, modelli di utilità e disegni o modelli potrebbero essere estese anche ai marchi e ai diritti sul software.

Related posts