Posted by Laura Ercoli on 28 settembre 2016

77 falsi al minuto: le cifre sui sequestri di prodotti contraffatti alle frontiere UE nel 2015

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Sequestri di falsi: la situazione alle dogane UE
Il dato sui sequestri è rivelatore non soltanto delle dimensioni del traffico di merci contraffatte che giungono alle frontiere dell’UE, ma anche dello sforzo che quotidianamente viene fatto per contrastarne l’ingresso.Dei risultati della guerra al falso, silenziosa e poco pubblicizzata, che si combatte giorno alle frontiere dell’UE parla un nuovo rapporto pubblicato la settimana scorsa dalla Commissione Europea.

Secondo le statistiche contenute nel Report on EU customs enforcement of intellectual property rights 2015, lo scorso anno è cresciuto di oltre cinque milioni di unità (+ 14%) il numero di articoli posti sotto sequestro. In aumento di oltre il 4% anche il valore complessivo delle merci sequestrate, da 617.046.337 euro nel 2014 a 642.108.323 euro nel 2015.

Risultano in crescita anche le richieste di intervento delle autorità doganali UE da parte dei titolari di marchio, design, brevetto, diritto d’autore.

La domanda inoltrata dal titolare di un diritto di proprietà intellettuale alle autorità doganali di attivazione di un controllo specifico in relazione a prodotti per cui esiste una tutela relativa a marchi, brevetti o design, unitamente alle informazioni necessarie a facilitare l’identificazione di merci in ingresso sospettate di violazione, è essenziale per sfruttare in modo ottimale la possibilità offerta da queste procedure amministrative.

Le autorità doganali possono interventire anche d’ufficio, ma è obiettivamente più difficile identificare i falsi senza la collaborazione di chi detiene i diritti di marchio, design o brevetto: infatti le procedure di blocco avviate spontaneamente dalle dogane nel 2015 rappresentano poco più del 2%.

Viste le cifre del rapporto sulla crescita del numero dei sequestri, non sorprende che il numero di richieste per la procedura di intervento sia triplicato negli ultimi dieci anni.

Le categorie di prodotto più interessate dai sequestri
Considerando il numero di prodotti sequestrati, le categorie di prodotto maggiormente interessate nel 2015 sono
1.    sigarette
2.    giocattoli
3.    etichette/targhette/adesivi (categorie in notevole crescita)
4.    generi alimentari
5.    prodotti per la cura del corpo
6.    materiali per packaging
7.    accessori per telefonia mobile
8.    abbigliamento
9.    profumeria e cosmetici
10.  medicinali.

Per quanto riguarda il numero di procedure di sequestro, la classifica per categoria cambia, e ai primi posti figurano i prodotti che più tipicamente vengono ordinati online e spediti per posta o corriere (il 77% di tutti i sequestri nel 2015 ha riguardato infatti merci vendute e inviate tramite questi canali):
1.    calzature sportive
2.    borse, portafogli, borsette
3.    abbigliamento
4.    calzature non sportive
5.    orologi da polso
6.    occhiali da sole
7.    accessori per telefonia mobile
8.    giocattoli
9.    accessori di abbigliamento
10.  prodotti per la cura del corpo.

La provenienza di merci contraffatte
Nel 2015, i primi cinque paesi di provenienza dei prodotti bloccati nelle dogane UE per sospetta violazione di un diritto di proprietà intellettuale sono stati la Cina (41%), il Montenegro (17,65%), Hong Kong (9,13%), Malesia (8,66%) e Benin (8,38%).

In termini di valore complessivo delle merci bloccate, la Cina è al primo posto con il 58,37%, seguita da Hong Kong con il 20,23% e da Malesia, Turchia e Montenegro (5,19%, 4% e 3,48% rispettivamente).

I paesi UE più attivi nei sequestri
La lista dei primi cinque paesi UE per numero di prodotti sequestrati in dogana vede in testa la Grecia con oltre sei milioni di articoli, seguita dalla Francia, dai Paesi Bassi, dalla Romania e dalla Slovenia.

Per quanto riguarda i paesi in cui vengono effettuati più sequestri, i primi cinque sono la Germania, il Belgio, il Regno Unito, la Slovenia e l’Italia.

Marchi e design in prima linea
Come negli anni precedenti, la maggior parte delle merci poste sotto sequestro nel 2015 erano sospettate di violare diritti di marchio o di design: il 69% per numero di interventi e il 59% in termini di valore delle merci. Hanno dato luogo a sequestri anche prodotti in violazione di brevetto (in maggioranza medicinali, prodotti per la cura del corpo e computer) e di privativa per novità vegetale (frutta).

Prodotti sospetti quasi sempre falsi
L’efficienza degli operatori doganali nell’identificare i falsi è alta: nel 2015 solo il 14% dei prodotti considerati sospetti sono risultati poi essere originali. L’esito del 91% delle procedure di blocco è stato o la distruzione delle merci con il consenso del titolare del diritto violato, oppure un procedimento legale per il riconoscimento della violazione.

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