Posted by Società Italiana Brevetti on 21 luglio 2015

Milano ospiterà una sede del Tribunale Unificato dei Brevetti? Gozi ottimista

TRIBUNALE UNIFICATO DEI BREVETTI

Milano ospiterà una sede locale del Tribunale Unificato dei Brevetti: lo ha annunciato Sandro Gozi intervenendo durante un incontro organizzato dal Comune di Milano.

Il governo sta già predisponendo l’apertura di una divisione locale del Tribunale Unificato dei Brevetti a Milano secondo Sandro Gozi, Sottosegretario agli Affari Europei che a maggio aveva annunciato l’intenzione dell’Italia di aderire al brevetto unitario e di ratificare l’Accordo sul Tribunale Unificato dei Brevetti (leggi qui e qui).

Gozi lo ha detto ieri a Milano intervenendo all’evento dal titolo “L’Italia aderisce al brevetto unitario: ora a Milano una sede della corte”, organizzato dal comune, dal Centro Studi Grande Milano, dal Centro Studi Anticontraffazione e dal Politecnico di Milano.

“Milano ha tutte le caratteristiche per ospitare una sede della Corte”, ha spiegato il sottosegretario, dal momento che oltre il 30% dei brevetti Italiani vengono depositati in Lombardia, e che il Tribunale di Milano è il più attivo a livello nazionale nel contenzioso brevettuale, con oltre 400 nuove cause sottoposte ogni anno alla Sezione Specializzata in Proprietà Industriale.

Milano tribunale unificato dei brevetti
Il Sottosegretario Gozi a Milano per l’incontro dal titolo
“L’italia aderisce al brevetto unitario, ora a Milano una sede della corte”

Gozi, come gli altri relatori all’incontro, si è detto fiducioso che non vi saranno problemi ad ottenere la divisione locale a Milano, e che i dettagli saranno definiti nell’arco di qualche settimana. Il comune ha già messo a disposizione una sede adatta in questo nuovo palazzo di via Pace, proprio dietro il Tribunale di Milano (l’edificio bianco visibile sullo sfondo).

A proposito dell’ingresso dell’Italia nella cooperazione rafforzata sul brevetto unitario, il sottosegretario ha affermato che il governo è al lavoro “per recuperare il tempo perduto e adattare quanto più possibile il sistema del brevetto unitario alle esigenze delle imprese italiane, in particolare di quelle più piccole”, essenzialmente tramite l’introduzione di un tetto ai costi di traduzione e di una riduzione delle annualità per le PMI.

Mentre è comprensibile che l’Italia consideri l’assegnazione di una divisione locale del Tribunale Unificato dei Brevetti una contropartita per il suo cambio di rotta sul brevetto unitario, sembra molto difficile che il governo riesca ad ottenere modifiche riguardanti le tasse, definite appena poche settimane fa dal Comitato Ristretto.

Sfortunatamente, durante l’evento non era stata prevista la possibilità di porre domande.

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