Posted by Laura Ercoli on 15 luglio 2021

Tribunale unificato brevetti, la corte costituzionale tedesca sblocca la ratifica

La Corte costituzionale federale tedesca ha rigettato due richieste di sospensione cautelare della seconda legge nazionale di ratifica dell’Accordo sul tribunale unificato dei brevetti.

La Corte costituzionale federale tedesca (la corte) ha rigettato due richieste di sospensione cautelare riguardanti la seconda legge nazionale di ratifica dell’Accordo sul Tribunale unificato dei brevetti (Accordo TUB).tribunale unificato brevetti Germania

Nel febbraio del 2020, in seguito a un ricorso, la corte aveva già annullato una prima legge nazionale di ratifica.

Il governo tedesco aveva velocemente ottenuto l’approvazione di una seconda legge di ratifica, che è stata subito oggetto di due ulteriori ricorsi costituzionali, presentati a fine dicembre 2020 rispettivamente dall’avvocato tedesco Ingve Stjerna e dall’associazione Foundation for a Free Information Infrastructure (FFI).

L’ordinanza della corte (disponibile qui solo in lingua tedesca), che riguarda unicamente le richieste di sospensione cautelare, è datata 23 giugno, ed è stata pubblicata il 9 luglio, del 2021.

Il comunicato stampa della corte (disponibile qui in inglese) spiega che entrambe le richieste sono state ritenute inammissibili a causa dell’insufficienza delle argomentazioni a sostegno dell’asserita violazione dei diritti fondamentali dei ricorrenti.

In particolare, la corte ha ritenuto che i ricorrenti non hanno dimostrato per quale motivo e in quale modo l’Accordo TUB, nel definire una struttura organizzativa del Tribunale unificato dei brevetti e nel conferire uno status giuridico ai propri giudici, possa violare il principio della certezza del diritto sancito dalla Legge Fondamentale tedesca in modo tale da ledere anche il principio di democrazia. La dimostrazione di una lesione del principio di democrazia è necessaria poiché è unicamente da questo principio, anch’esso sancito dalla Legge Fondamentale tedesca, che scaturisce il diritto individuale all’autodeterminazione invocabile dai cittadini.

L’Avvocato Stjerna ha immediatamente commentato l’ordinanza della corte, che a suo giudizio “non sorprende. Già la prima sentenza sull’Accordo TUB ha dimostrato che le considerazioni della corte sono dominate in primo luogo dalla politica e che le questioni giuridiche hanno nel migliore dei casi un ruolo subordinato. Questa è una conseguenza inevitable degli stretti legami fra i giudici della corte e le politiche di partito […] In seguito a questa ordinanza, anche le sentenze nel merito dell’Accordo TUB saranno probabilmente sfavorevoli. La conclusione della ratifica tedesca dell’Accordo TUB, che ora si attende a breve, avrà un effetto vincolante ai sensi delle norme internazionali che non potrà essere rimosso facilmente. Ciò limiterà anche le possibilità di ulteriori azioni legali contro lo stesso Accordo TUB.”

Il Presidente del Comitato Preparatorio del Tribunale unificato dei brevetti e l’Ufficio europeo dei brevetti (EPO) hanno accolto positivamente l’ordinanza, ma non sono ancora state pubblicate nuove previsioni sui tempi previsti per l’entrata in vigore dell’Accordo TUB.

Ricordiamo che la ratifica tedesca dell’Accordo TUB non era l’unico ostacolo all’inaugurazione del Tribunale unificato dei brevetti. La decisione del Regno Unito di ritirarsi dal tribunale costituisce ancora un problema, innanzitutto perché potrebbe conseguirne la necessità di modificare lo stesso Accordo TUB, e in secondo luogo perché manca una decisione definitiva su quale stato ospiterà la divisione centrale del Tribunale unificato dei brevetti originariamente assegnata a Londra: i candidati sono l’Italia (che ha ufficialmente indicato Milano), la Francia e la Germania.

 

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